lunedì, gennaio 14, 2013

Il club mille miglia

Di tutti i paragoni abusati per descrivere la vita c'è sicuramente quello del viaggio. Chi da importanza all'arrivo, chi da importanza al percorso, chi ritiene fondamentale come inizia, chi come al solito rimane a guardare, ognuno si gestisce il paragone del viaggio come vuole.
Ma oggi ho voglia di scrivere un po di più su questo paragone, io credo che la vita di tutti non sia solo come un viaggio sia proprio come un mezzo di trasporto, in fondo ognuno di noi nell'arco della propria vita carica delle persone a bordo, e che la nostra capienza sia quella di un sidecar o quella di un transatlantico sono i passeggeri che influenzano spesso il nostro viaggio.
Alle solite ci metto un po di dualità perchè se è vero che siamo mezzi di trasporto allo stesso tempo siamo anche noi stessi passeggeri nelle vite altrui, l'umanità tutta è un mezzo di trasporto che viene trasportato.
Tutti, e datemi dle sognatore, siamo alla ricerca del passeggero perfetto quello che condividerà l'intero nostro viaggio, si divertirà a guardare i nostri stessi paesaggi, si arrabbierà con noi quando saremo fermi in coda nel traffico delle altre vite, ci aggiusterà gli ingranaggi quando questi inizieranno a fare rumori strani e ci accompagnerà nell'ultimo viaggio verso il grande demolitore con l'insegna più luminosa di tutte (e qui metteteci voi la figura che volete).
Certo il passeggero perfetto, è raro e su alcuni mezzi è destinato a non salire mai, d'altro canto alcuni mezzi per destino o per sfortuna non avranno neanche la fermata dove trovare il passeggero perfetto.
E allora ci accontentiamo (e con accontentarsi già sbaglio il termine) dei passeggeri fidelizzati, quelli che "salgono" con regolarità nelle nostre vite, che sia  una regolarità giornaliera mensile o annuale, e durante il viaggio ci accendono la musica, magari sporcano i sedili ma sono i primi a offrirsi di pulirli, ci allietano con storie di altri loro viaggi e da buffoni da circo sono pronti a diventare confidenti psicologici a seconda di come sta il nostro animo, ovvero l'autista di quel mezzo che siamo noi. Ogni tanto magari ci deludono questi fidelizzati, cercano un altro mezzo migliore, o magari il loro passeggero perfetto e si scordano di noi, ma poi si ricordano della nostra tessera punti fatta di risate e giornate spensierate e risalgono a bordo, e i bravi autisti riaprono la porta di ingresso con un sorriso, soprattutto se la giornata è piovosa e il passeggero ha raggiunto il nostro mezzo in corsa, perchè in fondo se si vuole fidelizzare qualcuno non lo si deve lasciare a piedi proprio quando ha bisogno.
E in tutti i mezzi che si rispettano ci sono anche i passeggeri casuali, quelli che si incrociano e non danno nessun contributo, magari viaggiano anche a scrocco ma anche quelli che salgono per un paio di fermate e arricchiscono il viaggio parlando di esperienze e viaggi che faranno affrontare le nuove fermate sotto una nuova prospettiva.
E il viaggio continua con qualche fermata imprevista per una gomma a terra e le necessarie soste per rifornirsi di carburante, con delle tratte solitarie e delle tratte in cui si pensa di superare la portata massima del mezzo. In qualsiasi parte sia il vostro viaggio, ricordatevi che nulla è costante, tutto può cambiare anche la solita strada o la solita combricola di "pendolari", il cambiamento fa parte del viaggio e le compagnie di viaggio migliori sono quelle che si adattano al cambiamento, non fermate mai il vostro mezzo e cercate spesso di salire su quello degli altri, mi rendo conto che spazialmente è impossibile far entrare un transatlantico in un mini-van (ma se ritenete la vostra vita un transatlantico forse è tempo di selezionare i passeggeri), ma quando sono poetico la fisica la lascio da parte.
Benvenuti sul mio mezzo, le entrate le avete viste i sedili sono accoglienti, vi mostrerò le uscite e spero che le prenderanno solo le persone che non sopporto, vi ricordo che è fatto d'obbligo parlare al conducente (tranne quando ringhia), le fermate non sono ancora tutte definite, se ne volete fare una alzate la mano e tentate la sorte proponendola, il motore è accesso il viaggio continua;
sedetevi e rilassatevi (o alzatevi e fate casino che ogni tanto ci va):
Neve

1 commento:

Joker ha detto...

La mia è una nave pirata: chi vuole salire???

Yo-ho, yo-ho!!

Metafora curiosa: siamo passeggeri e allo stesso tempo piloti... E' proprio vero...

Aggiungo anche che c'è chi preferisce guidare e c'è chi preferisce farsi scarrozzare... E non è un giudizio negativo, semplicemente alcune persone sono felici in compagnia, senza particolari esigenze su fermate, mezzo e destinazione.

Beviamoci su!