mercoledì, dicembre 05, 2012

Fuori programma

Ammettiamolo, nella società di oggi quando si programma di fare qualcosa alla fine o per un motivo o per l'altro non si riesce mai a farlo.
Non sto parlando delle tanto sudate ferie estive, del regalo di Natale per la zia che non si sente mai! Per quelle cose il tempo lo si trova, sono le piccole cose che possono migliorare la nostra vita o quella degli altri che continuiamo perennemente a rimandare con la solita patetica scusa che il tempo manca.
E qui, colpendomi con la frusta e stringendo il cilicio di filo spinato, faccio anche un mea-culpa.
Prometto sempre di aggiornarvi su cosa è successo alla cara vecchia compagnia in questo buco temporale in cui non sono stato a editare il blog e non ci riesco mai...che poi riuscire è anche il termine sbagliato è che semplicemente mi ritrovo invischiato in quella straordinaria malattia moderna che si fa sempre più opprimente: la voglia di non fare.
Perchè fare vuol dire mettersi in gioco, rischiare di fallire;
sembra assurdo ma anche in un blog quando si scrive (a meno che non sia la ricetta della frittata) si pensa sempre a:
- politically correct (che poi in fondo siamo tutti un po razzisti o omofobi o sessiti , basterebbe ammetterlo e capire che una battuta alle volte è fatta solo per riderci su.... consiglio visione e lettura del testo "everyone's a little bit racist" di "avenue q" a questo proposito);
- sarò abbastanza interessante da intrattenere qualcuno per 5 minuti della sua vita?
- se un gatto cade sempre in piedi e una tartina cade sempre sul lato imburrato legando una tartina a un gatto e facendoli cadere otterrò un gatto tartina in oscillazione perpetua che non toccherà mai il suolo? (ok la battuta è vecchia ma ieri ho visto una striscia e continuo a crepare dal ridere ogni volta che ci penso)

Poi mi capita di guardare a tante scelte che ho fatto, ai successi ma anche ai tanti fallimenti che ho subito e capisco che in fondo... io sono ancora qui alle volte incrinato nell'animo ma mai distrutto! E come dico sempre finchè sono ancora qui faccio quello che voglio, quando non ci sarò più, beh a quel punto non è più un mio problema
E allora eccomi qua nei miei sudati 45 minuti di pausa lavorativa a sfogarmi un po e a scrivere quello che mi gira, senza farmi troppe seghe mentali.

argomento: Amministratori di condomio

recentemente ho avuto a che fare con un nuovo amministratore di condominio per problemi al "mio" appartamento che, tra le tante cose, coinvolgevano anche una perdita dall'appartamento del piano di sopra. Tanti bla bla bla, il tempo è passato e la perdita in sti giorni si è fermata da sola (in realtà quando vado in bagno ho sempre un po il timore che mi crollerà l'inquilino del piano di sopra in testa...ma sono un cuor di leone).
Comunque stamattina mi richiama l'amministratore e mi chiede:
"Senta ma non è che mi può dire il nome dell'inquilino al piano di sopra? Sa per quella perdita"
lo ammetto sono stanco e ho detto che me ne sarei occupato ma che non l'avrei fatto in corsa per tempistiche mie e perchè la perdita pareva essersi fermata.
Purtroppo però la mia resa telefonica non coincide con quella mentale, mi sono chiesto .... ma un'amministratore di condominio che non sa neanche gli inquilini che sono presenti nel condominio che amministra è forse affidabile?
E mi sono immaginato questo omino direttore di una prigione, quanto tempo avrebbe fatto passare prima di accorgersi di un'evasione? No magari chiedeva al tizio della prima cella: "scusa ma le altre celle sono piene?" fidandosi ciecamente della risposta.
Si sarebbe reso conto di un'evasione di massa solo quando il primo detenuto scontata la sua pena fosse uscito dalla prigione, a quel punto, la sera davanti alla prima cella tristemente vuota sarebbe andato verso la seconda cella, trovandola vuota si sarebbe allarmato e andato verso la terza e così via, infine davanti all'ultima cella vuota più delle parole di un politico in campagna elettorale (ma si buttiamoci della satira che tira) nel panico avrebbe tirato un respiro, sarebbe corso verso il suo ufficetto.
Ed eccolo chiuso nel suo ufficietto ad ansimare a tirare su il telefono e me lo sento come se fosse qui davanti a me: "Pronto polizia?....Si mi passi il capo....! E' il capo della polizia? Guardi ho una notizia incredibile! IL SISTEMA FUNZIONA! IL CARCERE E' VUOTO LA CRIMINALITA' NON ESISTE PIU'" perchè anche nella mia immaginazione così come nella realtà all'idiozia non c'è mai fine.
Va beh chiudo l'argomento se la mia sociopatia me lo permette vi farò sapere se il tizio del piano di sopra è almeno simpatico.

buon quel che è amico lettore o amica lettrice, alla prossima!



2 commenti:

Joker ha detto...

Ok, quella del gatto è semplicemente fantastica!!

Sugli amministratori di condominio stendiamo un velo pietoso...

Tempo... tempo, tempo, tempo...
Uno dice, pagherei per avere più tempo: beh, considerando che siamo pagati ad ore, basterebbe lavorare meno e si risparmiano pure i soldi delle tasse!

Cmq, visto che adoro usare i tag html come indicato nel suggerimento...

A lavoro il lunedì!!!!


A lavoro il venerdì

Mirko ha detto...

Io l'ho sempre detto che gli amministratori di condominio sono tutti cialtroni!!!